Il titolo e le opere traggono ispirazione dal testo “Il linguaggio della Dea” di Marija Gimbutas, una “mito-archeologa” che nel suo studio compara 2000 reperti archeologici - ed i simboli ricorrenti che li caratterizzano - con i miti. I reperti ed i simboli, diffusi in Medio Oriente, sud-est europeo, area del Mediterraneo ed Europa centrale, occidentale e settentrionale rivelano la diffusione (prima che le invasioni indo-europee introducessero il culto patriarcale) della religione di una medesima Dea, come sistema di idee coeso e persistente.
La Dea è la divinità primigenia femminile, si manifesta in forme molteplici ed è la personificazione di poteri trasformativi: “dare la vita, governare la morte, rigenerare e rinnovare”. I suoi simboli sono legati a una concezione del mondo “rinvigorente, incentrata sulla terra, riverente verso la vita”.
L’artista rielabora in modo personale alcuni simboli legati al suo culto. Rivolgersi alla Dea significa dare attenzione alla nostra parte femminile, che è empatia, accudimento, cura, nutrimento, fluidità; che è dialogo e confronto. Darle attenzione è una necessità: affinchè si possa compiere lo “sposalizio” tra maschile e femminile, un equilibrio dinamico che ci permetta di evolvere come individui e come società.
ACQUA 2017 - Acrilici su tela – 60 x 180
… La credenza della sacralità dell’acqua-che-da-la-vita presso le sorgenti dei fiumi, delle fonti e dei pozzi si estende dalla Preistoria fino a questo secolo. Sentiamo ancora parlare dell’Acqua di Vita che trasmette forza, guarisce chi è malato, ringiovanisce chi è vecchio, ridona la vista (…) Il culto dei pozzi e delle fonti termali (…) non può essere disgiunto dal culto della Dea (…) Le fonti storiche—greche, romane, celtiche, baltiche—parlano continuamente di Dee e ninfe connesse a certi fiumi, fonti e pozzi (…)
Luna ed acqua sono simboli del fluire e della ciclicità dell’energia femminile. Le tre lune rappresentano i vari aspetti della Dea. Sono presenti i numeri 3, 4, e il 22 che corrisponde al “Creatore
LA LUCE RIVELATA 2017 - Acrilici su tela – 60 x 180
Alcune opere sono composte da quattro tele quadrate di misura degradante: il numero quattro ed il quadrato sono simboli della Terra. La sovrapposizione di moduli quadrati, che ricorda una ziqqurat– simbolo di montagna sacra e di collegamento tra il cielo e la terra - conduce lo sguardo verso l’alto, verso la luce: luce divina, luce della conoscenza. E’ presente il simbolismo Sole/Fuoco con i colori rosso/oro
ATLANTIS 2017 - Acrilici su tela – 60 x 180
La Luce che irradia dall' alto illumina le profondità dell’oceano. Le acque profonde sono quelle dell’inconscio, che custodisce ombre ma anche tesori nascosti e dimenticati (Atlantide). La luce della consapevolezza è ciò che può far emergere ciò che vi si cela. E’ presente il simbolismo Luna/Acqua con i colori blu/perla.
RESPIRO LUCE 2017 - Acrilici su tela – 60 x 180
La Luce irradia da una forma mandalica circolare che ci rammenta un rosone. Il motivo grafico caratterizzante è costruito su base otto: l'otto è il numero che corrisponde al simbolo dell'infinito. In numerologia (Guido Rossetti, Le carte dei Numeri, ediz. Il Punto di Incontro) corrisponde al "Sovrano": colui/colei che governa il proprio regno con equilibrio e saggezza, poichè l'otto rappresenta anche l'integrazione tra energie di cielo e di terra.
LA LUCE CHE CREA 2017 - Acrilici su tela – 60 x 180
La Luce è l'origine della Crea-Azione. La luce nutre, scalda, stimola la crescita di ogni forma di vita. La luce che irradia dall'alto,
dalle tre lune, si manifesta come un fascio di raggi da cui prendono vita tralci vegetali, una colonna di luce che unisce cielo e terra.
Colori utilizzati sono:
- rosso: è collegato al primo chakra, all'energia vitale e all'elemento terra
- blu-azzurro: è collegato al quinto chakra (situato in corrispondenza della gola) che
presiede all'espressione di sè attraverso la "parola", che è veicolata dall'elemento "aria"
- bianco: il candore e la purezza della luce
- oro: simbolo di energia divina
IL FUOCO DELLA DEA 2017 - Acrilici su
tela – 60 x 180
“Omaggi a te Estia, Dea,
Sono la tua Sacerdotessa, sono tornata per onorarti.
Secoli or sono, grazie a te, avevo il potere della visione, ero i tuoi occhi. Ma ciò incuteva timore: venni accecata ed arsa sul rogo. Il potere patriarcale non tollerava che una donna, anche se portavoce della Dea, vedesse oltre il velo dell’apparenza.
E ciò è accaduto più volte nel corso dei secoli, perché più volte sono tornata.
Ed ora sono qui, nuovamente, perché è tempo, in questo luogo che ti era dedicato.
Ora la mia visione si esprime attraverso la bellezza dell’arte, ed in questo modo custodisco il tuo Fuoco Sacro, e lo manifesto a chi ha occhi per vedere e comprendere.
Il tuo Fuoco, che arde in me ed è calore e luce trascendente.”
IO … SONO
Io Sono ...
Io sono leggerezza e gioia
io sono l'energia della vita
io sono il battito del cuore
Io sono la freccia scoccata
io sono la direzione intrapresa
io sono il percorso e la meta
io sono la danza dei miei passi
Io sono il sentiero col suo andare
io sono il pane fragrante
io sono il sale nella vita
io sono lacrime, di tristezza e di gioia
Io sono mani che accarezzano
io sono mani che trattengono
io sono braccia che accolgono
io sono l'amore, senza alcuna riserva
Io sono il cerchio che riunisce e accoglie
io sono la parola che concilia
io sono lo sguardo che emoziona
io sono sguardo e visione tra i mondi
Io sono strega e sciamana, rimedio e cura
io sono il respiro del vento
io sono il sospiro nella brezza
io sono il letto del fiume
Io sono acqua che scorre
io sono sole splendente
io sono luna ammaliante
io sono stella pulsante
Io sono il ritmo della terra
io sono l'orbita dei pianeti
io sono la danza delle note
io sono la musica dell'anima
Io sono la visione oltre il velo
io sono e creo bellezza
io sono luce nella luce
Io sono Donna e sono Dea
Lia Fantoni 8 luglio 2018